Chi sono e chi vorrei essere?

Siamo troppo presi dal fare quotidiano e dalle continue richieste del mercato che fatichiamo a capire e a mettere a fuoco le famose 5 W (who? What? When? Where? Why?)

Cominciamo a provare a rispondere.

Chi sono?

Non è il codice ATECO che definisce ciò che sono: ma sono riconosciuto nel mercato rispetto a come mi identifica il cliente

Come mi valorizza il cliente e come mi distingue rispetto ad altri che offrono lo stesso prodotto o servizio?

Riflessione…ovviamente non possiamo essere tutti la “coca cola”, nella mente del cliente…

Che Cosa voglio?

So e ho ben chiara l’idea di cosa voglio vendere?

Ho ben chiaro in testa il mio target di clienti ovvero a chi voglio vendere?

Perché?

Quale è la motivazione per cui desidero offrire un bene piuttosto che un altro? O scegliere un canale di distribuzione piuttosto che un altro?

In che modo?

Quale e il valore che voglio vendere attraverso il mio prodotto o servizio?

Quando?

Ho una attività stagionale?

Sono aperto tutto l’anno?

Dove desidero farmi conoscere?

Quale è il territorio in cui vogliamo espandermi?

Ho un luogo fisico o virtuale? o entrambi?

 

Come mi sono attivato per concretizzare tutto ciò che mi sono prefisso con le risposte alle domande precedenti?

 

Una volta che ho ben chiare le risposte rispetto, quindi, a ciò che desidero rappresentare nel mercato, rifletto e studio i metodi per attuare chi voglio essere.

Ad esempio: ho un negozio di abbigliamento:

Chi: vendo solo capi da uomo e da donna? Vendo anche accessori? Vendo abbigliamento sportivo o elegante?

Che cosa decido di vendere/offrire?

Perché: il mio lavoro è anche la mia passione, faccio la sarta ed ho un negozio di abbigliamento

Come: faccio anche consegne a domicilio?

Svolgo il lavoro da sola o con collaboratori/dipendenti?

Quando: se ho il negozio che orari faccio, tengo aperto in orario di pranzo per che il mio target è una clientela che lavora?

Dove: vendo in internet o ho un negozio? Il negozio dove si trova: in centro città o in un centro commerciale?

 

Ovviamente conosco il mio punto di partenza ma poi devo continuamente chiedermi se desidero modificare qualcosa quindi ad esempio se ho un negozio di abbigliamento donna e desidero affiancare la vendita anche di accessori.

Devo innanzitutto sapere i costi ei ricavi che sostengo nella situazione attuale. Per poter capire, invece, se è fattibile o meno un cambio di rotta devo fare una stima dei costi e ricavi che mi comporta questa manovra.

Riprendendo l’esempio sopra citato. La titolare del negozio di abbigliamento finchè riuscirà ad offrire il servizio di sartoria, magari lavorando la domenica, potrà contare sulle proprie forze, altrimenti dovrà pensare di farsi aiutare, in che modo quindi?

Esistono anche fattori esterni, indipendenti dalla nostra volontà, come la pandemia in corso, che ci hanno costretto a dover prendere decisioni immediate e talvolta anche drastiche per adattarci e plasmarci alla situazione cercando di ridurre al minimo i danni che tutto il sistema “mercato” comporta e comporterà.

Quindi tu, imprenditore, sei messo a dura prova ogni giorno per dover fare delle scelte.

E tu hai scelto esattamente cosa desideri? Focalizza la tua attenzione sulle 5 W e prova rispondere, inviamele all’indirizzo elena@studiocarpanese@gmail.com

 

In questa sede sono interessate le imprese che hanno scopo di lucro ovvero desiderano un guadagno e che lavorano

Tenere il focus o comunque cambiarlo in base a come cambia il mercato è molto importate

Ci ritroviamo infatti ora in un momento delicato in cui è fondamentale capire chi siamo e come vogliamo trasformarci rispetto a tale periodo in cui il fattore che ha colpito, tutti, è esterno e globale.

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Facebook: Elena Carpanese – Commercialista e Revisore contabile

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