Autore: Studio Carpanese

AUMENTO DELLA MISURA DEGLI INTERESSI LEGALI DAL 1° GENNAIO 2018

Dal 1° gennaio 2018 la misura degli interessi legali è passata dallo 0,1% del 2017 allo 0,3% con provvedimento del Dm Economia 13 dicembre 2017.

Ne consegue che la regolarizzazione degli adempimenti del 2017 con il ravvedimento vedrà l’utilizzo del tasso allo 0,1% fino al 31 dicembre 2017 e dello 0,3% dall’1 gennaio 2018.

Non è stata invece prevista una misura unica per versamenti e rimborsi. Tale mancanza ha portato una disparità tra misura di interessi per il versamento, la riscossione, e i rimborsi di ogni tributo a danno del contribuente il quale, fino all’entrata in vigore del decreto 159/2015, dovrà continuare ad applicare le misure vigenti in tema di interessi, che sono di diversa misura e favorevoli al fisco.

RIDUZIONE DEI TERMINI PER ESERCITARE IL DIRITTO A DETRAZIONE OPERATA DAL D.L. 50/2017

Il Decreto legge n° 50/2017 ha determinato una drastica riduzione dei termini per esercitare il diritto alla detrazione iva, in particolare, sul piano operativo, l’impatto di tale provvedimento si avrà sulle operazioni di fine anno ovvero le fatture relative alle operazioni di dicembre, le operazioni per le quali la fatturazione avviene nel 2018 con riferimento al 2017 e le fatture passive al 2017 che il cessionario/committente riceve nel 2018.

Il termine è stato ridotto da 2 anni e 4 mesi a soli 4 mesi.

Per le fatture emesse dal 1 gennaio 2017, quindi, il termine di detrazione iva coincide con il termine di scadenza della presentazione della dichiarazione iva.

Continua ad operare, tuttavia, il termine lungo per il 2015 e 2016 per i quali il diritto alla detrazione deve essere esercitato rispettivamente entro il 30 aprile 2018 o entro il 30 aprile 2019.

SENTENZA DELLA CORTE DI CASSAZIONE SUL MANCATO PAGAMENTO DEGLI F24 RELATIVI A IMPOSTE

Una sentenza della Corte di Cassazione riguarda il caso di una società che, a seguito dell’omissione di pagamento di un’imposta, ha impugnato la cartella di pagamento con relative sanzioni ed interessi, ritenendo quest’ultimi inapplicabili poiché causa dell’omesso versamento sarebbe stata la “crisi finanziaria”.

Tale società si appellava all’art 6 D.lgs 772/97’, norma che afferma la non punibilità e, quindi, la non sanzionabilità per chi ha commesso il fatto a seguito di cause di forza maggiore.

La questione è stata poi esaminata e chiarita dalla Corte di giustizia dell’Unione Europea la quale ha individuato i presupposti oggettivi e soggettivi affinché un certo fatto possa considerarsi causa di forza maggiore: il presupposto oggettivo richiede circostanze anormali ed estranee all’operatore; il presupposto soggettivo prevede l’obbligo dell’interessato di aver adottato le misure necessarie ad evitare l’evento anormale.

In conclusione la Corte di Cassazione afferma la necessità di dimostrazione da parte dell’interessato dei due presupposti per poter considerare il fatto causa di forza maggiore.

LEGGE DI BILANCIO 2018: SGRAVI CONTRIBUTIVI FINO A 3MILA EURO PER ASSUNZIONI A TEMPO INDETERMINATO

La legge di bilancio 2018 introduce una nuova agevolazione contributiva in favore di tutti i datori di lavoro del settore privato che assumono a partire dal 1° gennaio 2018 giovani con meno di 35 anni, ovvero giovani con meno di 30 anni per gli avviamenti di lavoro effettuati dal 2019.

La riduzione contributiva ha una durata massima di 36 mesi e abbatte del 50% gli oneri previdenziali a carico del datore di lavoro, entro il tetto massimo di 3mila euro annui.

La riduzione non riguarda invece il premio Inail.

Per poter beneficiare del suddetto sgravio contributivo è necessario che il soggetto avviato al lavoro non sia mai stato occupato, in precedenza, con un rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato ad eccezione di un assunzione con contratto di apprendistato poi non confermato.

Infatti per i rapporti di apprendistato, instaurati con un datore di lavoro diverso da quello che avvia la nuova assunzione che non siano proseguiti con i mantenimento in servizio dell’interessato, fanno eccezione e possono dunque beneficiare dello sgravio contributivo.

Altro requisito per l’accesso alla misura, è che il datore di lavoro non deve aver effettuato nella stessa unità produttiva – nei 6 mesi precedenti- licenziamenti individuali per giustificato motivo oggettivo o licenziamenti collettivi.

VOUCHER: DISCIPLINA GENERALE SU LIMITI ED UTILIZZO

I nuovi voucher – o contratto di prestazione occasionale- si ripresentano nello scenario del lavoro con nuovi limiti: sono utilizzabili da imprese o persone fisiche nell’esercizio della propria attività professionale alla condizione che alle proprie dipendenze abbiano non più di cinque lavoratori subordinati assunti a tempo indeterminato, o che non abbiano in corso o non abbiano avuto nei sei mesi precedenti, un rapporto di lavoro subordinato o di collaborazione coordinata e continuativa con il prestatore. Restano altresì esclusi dall’utilizzo i datori di lavoro operanti nei settori dell’edilizia ed affini e negli appalti d’opera e di servizi.

Per quanto concerne il limite annuale al loro utilizzo, viene stabilito che ciascun utilizzatore non può erogare più di 5mila euro di compensi a favore della totalità dei prestatori. Stesso limite è applicato ai prestatori di lavoro che non possono percepire compensi superiori a 5mila euro in riferimento alla totalità degli utilizzatori. Ciascun prestatore deve rispettare il limite massimo di 2500 euro per le prestazioni complessivamente rese in favore dello stesso utilizzatore e comunque non possono essere superate le 280 ore annue.

Se la prestazione è eseguita da studenti, pensionati, disoccupati o cassa integrati, i compensi sono computati al 75%.

DETASSAZIONE AMPIA PER I PREMI CONVERTITI IN WELFARE AZIENDALE

L’incremento della produttività, concretizzabile mediante l’incentivo fiscale che raggiunge importi più elevati rispetto al passato, è stabilito dalla legge di bilancio 2017. Sono previsti infatti fino a 4mila euro annui per ogni beneficiario e la possibilità di conversione di premi in alcuni tipi di benefit completamente detassati seppur eccedenti i limiti di esenzione.

Solo in caso di incrementi effettivi di produttività, redditività, qualità, efficienza ed innovazione che siano misurabili e verificabili, il bonus fiscale è erogabile.

I nuovi limiti riguardano anche i premi di risultato che possono essere detassati fino a 3mila euro annui lordi elevabili a 4mila euro annui lordi se le aziende “coinvolgono pariteticamente i lavoratori nell’organizzazione del lavoro”.

Da individuare come interessati sono i lavoratori che nell’anno precedente a quello di percezione dei premi abbiano dichiarato redditi da lavoro dipendente non superiori a 80mila euro, al contrario dei 50mila euro del passato.

TRASFERIMENTO LIMITATO DALLA LEGGE 104/1992

La Corte di Cassazione sancisce il divieto di trasferire il lavoratore senza il suo consenso in ragione della speciale tutela che dev’essere garantita ai disabili di beneficiare di misure rivolte al loro inserimento sociale.

E’ stato recentemente stabilito dalla Corte di Cassazione con sentenza 24015/2017, il divieto di trasferimento unilaterale del lavoratore che usufruisce dei permessi garantiti dall’art 33 della legge 104/1992. Ricordiamo che tale legge garantisce riposi orari giornalieri di 1 ora o 2 ore a seconda dell’orario di lavoro o tre giorni di permesso mensile per l’assistenza di un familiare disabile.

Il divieto riguarda anche le ipotesi di trasferimento che non comportano lo spostamento ad una nuova unità produttiva ma anche il mero mutamento geografico del luogo di svolgimento della prestazione lavorativa.

False mail dall’Agenzia delle Entrate

L’Agenzia delle Entrate avverte che stanno arrivando false mail con il logo dell’Agenzia che contengono un pericoloso software che potrebbe infettare il computer e le utenze informatiche in uso. Nelle false mail del Fisco, segnalate dai cittadini, sono contenute informazioni false relative a presunti avvisi di pagamento predisposti dall’Agenzia. E’ consigliabile, dunque, non aprire queste mail, non collegarsi al link contenuto nel messaggio di posta e cancellare immediatamente la comunicazione in arrivo.

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